Descrizione
Il Museo intitolato ad Attilio Fedrigo è una raccolta di materiali fossili di grande bellezza ed importanza che propone, attraverso alcune centinaia di reperti di provenienza italiana ed estera, un'ampia visione del succedersi delle forme viventi sulla terra, partendo dalle ere piu antiche (Paleozoico, oltre 500 milioni di anni fa) fino al periodo Oleocenico (qualche migliaia di anni fa).
Molto importanti all'interno della collezione sono reperti quali: trilobiti, graptoliti, ortocerattidi dell'Era Primaria; grandi ammoniti dell'Era Secondaria; alcuni grandi gasteropodi del Terziario, resti di elefanti ed altri mammiferi dell'Era Quaternaria. Gli esemplari, sicuramente significativi da un punto di vista estetico e quindi espositivo, hanno notevole rilevanza scientifica sia per la rarità sia per l'interesse paleontologico.
L'esposizione presenta solo una piccola parte di ciò che Attilio Fedrigo raccolse nel corso della sua vita, ma esemplifica la scienza paleontologica in modo chiaro e preciso. Attilio Fedrigo, nato a Negrar di Verona nel 1909, coltivò a lungo la passione per le Scienze Naturali; all'età di quarant'anni iniziò a dedicarsi al collezionismo entomologico e malacologico anche se il suo principale interesse fu sempre legato alle scienze paleontologiche.
A partire da quegli anni arricchì notevolmente la collezione naturalistico-paleontologica non solo mediante ricerche personali in Italia e all'estero ma anche attraverso vari scambi ed acquisizioni.Nel 1963, stabilitosi difinitivamente a Sona, allestì a scopo didattico e scientifico, in una stanza delle sua propria casa, l'esposizione dei reperti da lui raccolti negli anni, una collezione che nel 1988 donò al Comune di Sona per l'istituzione di un museo paleontologico comunale.
Purtroppo la morte, nel 1992, gli impedì di veder realizzata questa meritoria aspirazione.